QUALE FUTURO PER IL CRISTIANESIMO?
QUALE CRISTIANESIMO PER IL FUTURO?
sabato 9 febbraio ore 15-18
SEMINARIO / CONVEGNO
interventi di Roberto Repole, Monica Quirico e Oreste Aime
presso la sede del Centro Studi Bruno Longo
via Le Chiuse 14 – 10144 Torino
mailto: longo@arpnet.it
A conclusione degli incontri dedicati a Quale futuro per il cristianesimo? Quale cristianesimo per il futuro?, dopo aver raccolto analisi e proposte elaborate da vari punti di vista e prossimamente pubblicati su Itinerari, si propone come tappa conclusiva del ciclo l’esame dell’apporto di tre interpreti del cristianesimo in questo ultimo mezzo secolo:
DIETRICH BONHOEFFER (1906-1945): pastore e teologo luterano, martire della fede nella lotta contro il nazismo. In Etica e Resistenza e resa, la raccolta delle sue lettere dal carcere, ha iniziato una riflessione innovativa sulle sorti del cristianesimo in un mondo diventato adulto.
MICHEL DE CERTEAU (1925-1986): gesuita, storico della mistica e della vita quotidiana dei secoli XVI-XVII, acuto interprete degli avvenimenti degli anni Sessanta e Settanta del Novecento e delle loro conseguenze sul cristianesimo. Tra i suoi scritti sul tema in italiano: Mai senza l’altro, Qiqajon, Debolezza del credere, Città Aperta e La pratica del credere, Medusa.
CHRISTIAN DUQUOC (1926): domenicano, ha insegnato alla Facoltà teologica di Lione. Nei suoi ultimi lavori cerca di delineare una teologia che tenga conto della fine della cristianità: da Queriniana Credo la Chiesa. Precarietà istituzionale e Regno di Dio; L’unico Cristo. La sinfonia differita; Cristianesimo, memoria per il futuro; La teologia in esilio.