Associazione “Viandanti”
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III CONVEGNO NAZIONALE
Bologna 26 ottobre 2019
“LO SPIRITO E NOI…”
Dottrina e pastorale: continuità nel cambiamento
Si tratta di leggere il rapporto dottrina e pastorale assumendo, in un orizzonte poliedrico (EG 236), i mutamenti culturali dei destinatari dell’annuncio. Si dovrebbero indicare gli orizzonti essenziali – limitatamente al panorama europeo – dell’incarnazione del Vangelo oggi. Non piegata ideologicamente sull’attualità contingente, con la pretesa di soluzioni che non competono alla Chiesa, ma sulle strutture portanti anti-evangeliche e evangeliche che si intravedono. Non in modo universalmente generico, ma indicando alcune occasioni di dibattito e di possibile assunzione di responsabilità intraecclesiali. Convinti che la continuità del cambiamento ha connotato da sempre la chiesa.
La dottrina cristiana non è un sistema incapace di generare domande, dubbi, interrogativi, ma è viva, sa inquietare, sa animare. Ha volto non rigido, ha corpo che si muove e si sviluppa, ha carne tenera; la dottrina cristiana si chiama Gesù Cristo. (Papa Francesco, Discorso al V Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, 10 novembre 2015)
9,15 Accoglienza e saluti
9,30 Introduzione
10,00 TRARRE COSE NUOVE DALLE COSE ANTICHE
Ripresa dell’immagine dello scriba di Mt 13,51-52: il kerigma chiede incarnazione creativa come dottrina e prassi ecclesiale. Una meditazione che evochi l’orizzonte biblico che sorregge la nostra giornata di studio.
Relatore: Flavio Dalla Vecchia
10,30 – 11,15
CONTINUITA’ E AGGIORNAMENTO DELLA DOTTRINA NELLA STORIA DELLA CHIESA.
Il caso del diritto alla libertà religiosa
A partire dalla perennità della fede, la dottrina ha sempre subito cambiamenti e aggiornamenti nella formulazione e nella prassi. Oggi deve fare i conti con il contesto sociale pluralista e un cristianesimo globalizzato.
Relatore: Daniele Menozzi
11,15 – Pausa caffè
11,30 – 12,15
“IN QUEI GIORNI SORSE UN MALCONTENTO” (At 6; At 15).
Discernere e testimoniare.
Nel tempo dell’irrilevanza di Dio e del pluralismo religioso, assumere le contraddizioni interne alla chiesa ricentrando sull’essenziale per l’oggi la testimonianza di una chiesa missionaria (povertà, parresia, presenza escatologica?). In un tempo nel quale i fedeli e le comunità tornano ad essere “parrocchiani-paroikoi-forestieri” nel mondo (cfr. A Diogneto). Non presidio di un “ethos culturale condiviso” quanto comunità di fede evangelicamente scandalosa.
Relatore: Giovanni Ferretti
12,15 – 13,15 – Dibattito
13,15 – Pranzo
14,45 – 16,00
“ADEMPI AL TUO MINISTERO…” (2Tm 4,5).
Perché non ci sia un gregge senza pastore.
“Tu però vigila attentamente, sopporta le sofferenza, compi la tua opera di annunciatore del Vangelo, adempi al tuo ministero” (2Tm 4,5). La riconosciuta sinodalità induce a ripensare al rapporto tra ministero gerarchico e christifidelis nell’ottica dei tria munera. È bene provocare, in primo luogo, una riflessione sul ruolo del presbitero/pastore. Il confronto tra le esperienze delle comunità cattoliche e riformate può orientare a come ridisegnare il ruolo del “pastore” della comunità cristiana in rapporto al compito di annunciare il vangelo, fare memoria liturgica della prassi salvifica del Signore, preservare la dottrina.
Relatori: Letiza Tomassone e Severino Dianich
16,00 – 17,15 – Dibattito
17,15 – Osservazioni finali (Presidenza)
17,30 – Chiusura
Sede del Convegno:
Istituto Veritatis Splendor – Via Riva di Reno, 57 – 40122 – Bologna
tel. 0516566211 – fax 0516566260